Osteria di Cerreta, la natura è servita

Quante volte tutti noi abbiamo pronunciato la famosa frase “devo staccare la spina”!

Questo correntemente viene detto e pensato per potersi liberare dalle quotidiane frenesie e dai rumori della città, dalla schiavitù di televisione, internet, telefonini o a causa dello stress lavorativo ma il più delle volte non viene applicato e messo in pratica.

Questo luogo magico, La Cerreta Terme, potrebbe essere la soluzione giusta per farlo veramente.

Qui ci troviamo in un luogo incontaminato, circondati dal verde, tra boschi di antichi castagni ed imponenti querce, dove potersi  rigenerare nella verdeggiante campagna toscana ed immergersi, nel vero senso della parola, nelle benefiche e salutari acque termali ivi presenti che sgorgano da un bacino sotterraneo alla temperatura costante di  51°C.

Oltre al benessere fisico e mentale bisogna però soddisfare nel migliore dei modi anche l’aspetto nutrizionale del nostro corpo.

chef Enrico Bellino

Qui scende in campo il giovane chef Enrico Bellino, under 30, che nonostante la giovane età vanta importanti esperienze tristellate internazionali quali Il Noma di Copenaghen piuttosto che bistellate come l’Aimsir in Irlanda o Terra in Val Sarentino.

Questa sua predisposizione creativa ma al tempo stesso legata al territorio e all’utilizzo esclusivamente di prodotti locali e biologici, ben si sposa con il concetto e la filosofia di vita presente presso “La Cerreta”.

Parliamo di un’azienda agricola biodinamica certificata Demeter che, seguendo un ciclo differenziato e chiuso, produce e mette a disposizione il 90% di ciò che lo Chef ha bisogno per realizzare le sue pietanze.

Maiale nero di Cerreta

Per le carni e salumi attinge dagli allevamenti suini che riguardano due razze principali: Cinta Senese e Nero della Cerreta. La parte avicola proviene esclusivamente da  polli livornesi di produzione  interna.

Le mucche

Per quanto concerne formaggi, latticini  e yogurt  può altresì beneficia delle mucche di razza maremmana e bruna alpina che godono di ampi spazi ove pascolare a diretto contatto con la natura. 

Come avviene nelle cucine del Nord Europa, chef Bellino da largo spazio alla parte vegetale, che qui certo non  può mancare godendo a KM 0 della freschezza degli ortaggi che si avvicendano regolarmente secondo i cicli stagionali.

I vigneti

Non va infine tralasciata la produzione di olio extra vergine d’oliva ottenuto da una spremitura a freddo nel frantoio locale. In oltre, l’azienda produce 5 tipologie di vini biodinamici (quattro rossi, un rosato, un bianco) ottenuti negli 8 ettari di vigneti aziendali.

La Sala

Passando alla location del ristorante la potrei definire accogliente, rilassante, conviviale, essendo questa un’unica sala immersa nel verde, riscaldata dal calore di un grande focolare, ben integrata con il territorio e la natura che la circonda.

Passiamo al menù degustazione proposto dallo chef.

Amuse bouche

Amuse – Bouche

  • Bietola, Robiola, Barbabietola
  • Borragine, Maremmana
  • Broccoletto, Cipolla
  • Cima di Rapa, Salsiccia

Proseguiamo con le altre foto dei piatti della degustazione:

Cavolfiore, formaggio, pino
Borragine, porro, cipolla
Farro, porro, latticello
Ravioli, cicoria, manzo
Maialino, acetosella, carciofo
Barbabietola, miele, yogurt

In definitiva dopo aver assaporato la sua cucina la potrei definire equilibrata in quanto non presenta né eccessi né stravaganze tantomeno voli pindarici. Nemmeno sfocia nel facile tranello di restare ferma ed ancorata  alla tradizione del territorio fine a sé stessa, avendola altresì sapientemente ed ottimamente reinterpretata con gli occhi, la bravura e la  voglia di un giovane trentenne con un gran futuro davanti. 

Matis

Particolarmente interessante è stato il wine pairing con i vini di loro produzione. Il Matis, vermentino in purezza, I.G.T. vino biodinamico. Dal colore giallo paglierino dai riflessi dorati si presenta con un naso pieno e carico, con accenni agrumati ed esotici, note vegetali di salvia e finocchio selvatico. Sul finale sentori più mielati. In bocca l’insieme risulta piacevole, equilibrato, rotondo e di buon corpo, mostra un’interessante sapidità e una piacevole lunghezza. Nel complesso un’armoniosa performance corale del nostro bianco unico nel suo genere.

Stancavizi

Continuo con lo Stancavizi, I.G.T biodinamico. 100% Sangiovese. Scuro, profondo, ruvido, porta con sé una certa austerità che sul finale dimostra una insospettabile dinamicità e lo conferma gustosissimo.
Esprime in pieno il nostro territorio e la tipicità dell’azienda.

Cerreta rosato

E’ stata interessante la proposta del ristorante di abbinare questo vino spumante brut biodinamico al dessert. 50% Merlot e 50% Sangiovese, ha un colore rosa intenso, un fine ma persistente perlage. Aromi fruttati e floreali. Cremoso, con bella struttura dal finale fresco e sapido

Menù degustazione – solo la sera:

  • 4 portate 50 Euro
  • 6 portate 65 Euro
  • 8 portate 90 Euro
  • Con abbinamenti vini/succhi 65 Euro per le 4 portate, 80 Euro per le 6 portate e 120 Euro per le 8 portate

Menù del pranzo sempre varabile

  • Antipasti: dai 12 ai 25 Euro
  • Primi: dai 13 ai 17 Euro
  • Secondi: dai 16 ai 28 Euro
  • Dessert: 5 Euro

Il ristorante è aperto dal Giovedì al Lunedì con orario 12:30 – 15:00 e dal Venerdì alla Domenica con orario 19:30 – 21:00

Podere La Cerreta s.s. di Mazzanti Mattia e Tommaso
Via Della Cerreta, 7 – 57020 Sassetta (Livorno)
Tel. + 39 0565 794352 – +39 338 1851877 solo chat WhatsApp
E-mail: info@lacerreta.it
Url.: lacerreta.it

L'autore

Picture of Daniele Marrani

Daniele Marrani

Ispettore qualità e certificazioni nel settore agroalimentare. Attento alle eccellenze gastronomiche che offre il territorio. Sui social conosciuto come @andyroddickdany.
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